venerdì 2 luglio 2010

Palestra letteraria: "Orrore nell'orrore"

Un altro breve racconto scritto per la palestra letteraria della Writers Magazine, nel mese di Gennaio. Qui le linee erano più definite e non era facile stare dentro nelle 2000 battute, visto anche il tema. La traccia era:

Utilizzando le solite 2000 battute a gennaio descriverete la storia di una equipe di medici che a bordo di un aereo militare arriva a Port du Prince e si scontra con la dura realtà del post cataclisma. ATTENZIONE dovrete usare assolutamente e inderogabilmente la voce del Narratore Universale pena la squalifica


Ho deciso di affrontare un tema delicato, cioè degli abusi che sono stati scoperti sui bambini di Haiti: oltre all'orrore del terremoto si sono trovati di fronte ad un orrore che tutti i giorni in tutto il mondo si manifesta, ma che spesso viene nascosto. Oltre alla difficoltà del tema dovevo anche dare raccontare la storia dal punto di vista del "narratore universale": la voce narrante deve conoscere le vicende e le emozioni di tutti i personaggi della storia. Il tutto come sempre in 2000 battute. Trovo molto utili questi "esercizi" della Writers Magazine!

Questo breve raccontino è poi stato selezionato e pubblicato sulla Writers Magazine No. 18


ORRORE NELL'ORRORE

Il rumore della fuoriuscita dei carrelli preannuncia l’arrivo all’aereoporto di Port-au Prince. I tre medici italiani osservano dai finestrini la terra avvicinarsi. Il Dott. Franco Piotti, 65 anni, ha già partecipato a delle missioni umanitarie in Iraq e ciò che vede gli ricorda terribilmente una città bombardata, con effetti forse ancora più devastanti in quanto qui nulla sembra essere rimasto al suo posto. La Dott.ssa Giusy Guarini e il Dott. Silvio Fulgini sono molto più giovani: 32 anni lei e 35 lui. Non hanno mai lavorato in situazioni di emergenza. Lei è molto religiosa e sta pregando. Vorrebbe essere già operativa nell’ospedale che gli hanno assegnato perché è consapevole che ogni secondo che passa potrebbe essere una vita persa. Lui non crede in Dio. Crede nella medicina e nella scienza. La sua missione è di salvare vite umane ed è per questo motivo che ha accettato di venire ad Haiti.
«Ragazzi, preparatevi a dormire poco, a correre senza interruzioni e a vedere gente morirvi fra le braccia» dice il Dott. Piotti appena l’aereo termina la sua manovra di atterraggio.

Un furgoncino dell’Onu li attende al loro sbarco. Attraversano a fatica una città che ormai non esiste più e raggiungono un ospedale di periferia miracolosamente rimasto in piedi, dove li accoglie un’infermiera spaesata. La Dott.ssa Guarini nota subito che nei suoi occhi non vi è traccia di speranza, ma solo disperazione. Non c’è tempo da perdere e i tre medici si mettono subito al lavoro. È una lotta impari contro il tempo: per ogni persona salvata ce ne sono almeno due che perdono la vita.

All’improvviso un urlo della Dott.ssa Guarini interrompe i suoi colleghi.
«Mio Dio, ma perché?» continua a gridare.
«Dott.ssa si calmi» le dice il medico più anziano. «Si sieda»
«No che non mi calmo! Guardi qua!»

Sul lettino alla sua destra è sdraiata una bambina di circa 10 anni. La sua gamba destra è rimasta sotto le macerie. La Dott.ssa alza il vestitino della bimba: non ha le mutandine. Si avvicina anche il Dott. Fulgini e rimangono tutti inorriditi e senza parole nel vedere gli evidenti segni di violenza carnale.



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